martedì 2 giugno 2015

Il Cliff Diving

Il cliff diving è nato nel diciottesimo secolo alle Hawaii in quanto Kahekili, l’ultimo re indipendente di Maui, amava praticare questo sport estremo. Nel diciottesimo secolo, il re era famoso per il “Lele Kawa,” che si può tradurre come “l’arte di tuffarsi da alte scogliere senza procurare schizzi d’acqua” ed era solito usare il cliff diving come tecnica d’iniziazione per i suoi guerrieri. Kahekili li obbligava a imitare le sue gesta lanciandosi dalle scogliere, perché dimostrassero la propria lealtà. Con il passare del tempo, i tuffi acrobatici del re Kahekili cambiarono scopo. Non furono infatti più considerati solo un test di lealtà per i guerrieri hawaiani ma divennero così famosi che le persone iniziarono a gareggiare tra di loro. Nel diciannovesimo secolo, il re hawaiano Kamehameha fu il primo ad organizzare gare di cliff diving con precise regole, finalizzate a determinare l’atleta migliore e più coraggioso. Oggi il più importante campionato di cliff diving è il Red Bull Cliff Diving.
Questo sport rappresenta la perfezione acrobatica dell’arte di tuffarsi in acqua da altezze che variano tra i 23 e i 28 metri per gli uomini, e tra i 18 e i 23 metri per le donne. Gli atleti hanno all’incirca tre secondi per coordinare le acrobazie e i movimenti del corpo prima di toccare la superficie dell’acqua a una velocità di circa 100 km all’ora.


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